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Rotary mantova

 

Lunedi  23 Aprile 2012

Conversazione

I.                   Ambiente e salute

a.     Sostenibilità ambientale , ogni azione precauzionale, di prevenzione e decisionale deve essere pensata tenendo in conto che il nostro compito è conservare, consegnare alle future generazioni una risorsa godibile, una ricchezza.

b.    Perché un ambiente sano, ricco di biodiversità di risorse godibili ha un’influenza positiva sulla nostra salute?

Sensibilizzazione :OTTAWA 1986

La salute come bene pubblico da salvaguardare.

Attenzione agli indicatori non sanitari di salute, quali quelli ambientali e sociali.

Sensibilizzazione: BUDAPEST 2004

Viene lanciato il “percorso su ambiente e salute”, con lo scopo di eliminare quanto prima i principali fattori di rischio provocati dall’ambiente sulla salute.

E’ ormai acclarato che l’Ambiente inteso non solo come Natura, ma nella sua più ampia accezione di Struttura economico-sociale, costituisce il principale determinante di salute.

Se quindi l’ambiente è causa di salute e di malattia, prendersene cura equivale a fare prevenzione primaria, non riducibile ad azioni di tipo meramente sanitario (prestazioni di diagnosi e cura), ma soprattutto alle politiche del territorio.

c.     Matrici ambientali-Sorgenti di inquinamento <(slide3)

 

II.                 Sono principi stabiliti dalla Comunità Europea  il principio di precauzione ed il principio di prevenzione ( slide 4 e 5)

III.             Indagini Epidemiologiche (slide 6)

SENTIERI

 Uno studio epidemiologico dei SIN (dati 1995-2002) è stato condotto e pubblicato recentemente dall’Istituto Superiore Sanità nell’ambito del Progetto Sentieri(Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) scaturito da una collaborazione tra esperti dell’Istituto Superiore della Sanità, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'Università “La Sapienza” di Roma

Varie agenzie di stampa e siti web  riferiscono delle allarmanti conclusioni del Ricerca praticamente ignorata dai mezzi d’informazione nazionali e

Nessuna informazione diretta è stata data ai Comuni coinvolti nell'indagine dall'ISS, dalle Regioni o  dalle ASL locali. Ho personalmente richiesto al Responsabile Dott. Comba se questa relazione fosse stata inviata al Comune di Mantova o all’ASL locale, non ho avuto risposta.

Il Documento è stato inserito negli atti degli Uffici del Settore Ambiente ma non è stato comunicato alla Giunta, al Consiglio comunale o alla Cittadinanza.

Sono in attesa di richiedere al Servizio Epidemiologico dell’ASL di intervenire in apposita Commissione consigliare per illustrare lo studio.

Secondo quanto riferito da più fonti, il Progetto Sentieri ha concluso che 44 SIN ( tra cui Mantova)rappresentano le zone a maggior rischio di tumore in Italia. Una ricercatrice del gruppo ha dichiarato alla stampa: «Il tasso di mortalità per tutte le cause in 27 SIN per gli uomini e in 24 SIN per le donne è superiore alla media italiana.

Mentre il tasso di mortalità causato da tutti i tipi di tumore è superiore alla media regionale in 28 SIN per gli uomini e in 21 SIN per le donne. Nei 44 SIN si sono verificati 10mila decessi per tutte le cause e 4mila per tutti i tumori in eccesso rispetto ai riferimenti regionali. È una prima conferma del fatto che questi 44 SIN realmente rispondevano a un criterio di rischio sanitario esistente»lo studio ( 1995.2002).

STUDIO EPIDEMIOLOGICO SULL’EFFETTO AVVERSO LA RIPRODUZIONE DEL SIN POLO CHIMICO E LAGHI DI MANTOVA(4)

L’Azienda sanitaria locale di Mantova ci ha convocato il giorno 18 Ottobre per illustrare agli Enti locali la relazione elaborata dal Servizio Epidemiologico e dal Servizio di Prevenzione e protezione avente come oggetto gli Eventi avversi della riproduzione. L’indagine  riguarda lo stato dell’arte dell’Inquinamento ambientale e lo stato della salute .L’area esaminata è l’area ad impatto SIN ossia il Polo chimico di Mantova, nel periodo 2002_2006. Relatore della relazione Dott. Paolo Ricci.

 Gli Eventi avversi della riproduzione esaminati sono:

Aborti spontanei, nati morti, malformazioni alla nascita, basso peso alla nascita, nati pretermine, rapporto maschi/femmine. Questi eventi hanno un periodo di latenza breve (un anno), i dati sono stati raccolti dal registro delle malformazioni congenite e dai Flussi della banca dati assistiti.

I rischi ambientali per eventi avversi la riproduzione sono:

·        Età materna

·        Inadeguatezza alimentare quali-quantitativa (carenza ac. folico)

·        Malattie e infezioni materne (diabete, rosolia)

·        Radiazioni ionizzanti

·        Farmaci teratogeni in gravidanza

·        Esposizione a sostanze chimiche

·        (industriali, da traffico, voluttuarie)

·        Interferenti endocrini

·        Siti contaminati

Individuato come fattore di rischio ambientale un Sito contaminato, il SIN, con riferimento al periodo indicato, è stato confrontato il rischio sanitario di esposizione di una popolazione residente in aree limitrofe al Polo, quindi comprendente i quartieri di Mottella, Lunetta, Virgiliana, Frassino, Valletta Valsecchi ( gruppo degli esposti) ed il rischio dei residenti nel Comune di Mantova( non SIN), S. Giorgio (non SIN),Porto Mantovano ( non SIN), Virgilio (non SIN), Curtatone ( non SIN) ( gruppo non esposti).

L’analisi effettuata è concorde per tutti gli eventi. Il gruppo degli esposti ha un rischio maggiore.

Permane incertezza sul risultato complessivo anche se residua perché tutti gli indicatori vanno nella stessa direzione .

L’incertezza residua si può ridurre ulteriormente ad esempio studi di genotossicità che potrebbero verificare meglio l’ipotesi causale.

Non siamo davanti ad un caso di emergenza sanitaria

Rimane tuttavia per il Comune di Mantova e per gli Enti deputati al controllo del rischio Ambientale e sanitario, la Responsabilità di valutare che azioni sono indispensabili per ridurre i rischi esistenti. Rischi che non sono connotati da uno specifico nesso causale tra fattore di pericolo e danno.

Come decidere il “che fare”?

Adottando il principio di precauzione che considera l’ipotesi peggiore.

Quindi proviamo a rispondere a queste ipotesi:

·        Cambiare casa ? No

·        Non pensarci e occuparsi d’altro? No

·        Non fare più bambini ? No

·        Chiudere le industrie ? No

·        Mettere in sicurezza le aree inquinate? Si

·        Bonificare le aree inquinate? Si

·        Adottare le migliori tecnologie industriali? Si

·        Adottare stili di vita salubri? Si (età al parto, fumo, alimentazione, farmaci, acido folico, ecc..)

·        Ridurre il traffico veicolare dei centri abitati ? Si

·        Eliminare il riscaldamento domestico a gasolio? Si

·        Monitorare gli indicatori ambientali e sanitari ? Si

Obiettivi ed attività di prevenzione ( relatore Dott. Arvati)

Le Aziende nel SIN

Le Aziende a maggior impatto ambientale all’interno del SIN sono .

1)Gruppo Eni, Polimeri Europa ( ex Montedison, quindi Enichem)

2) Sindyal, ( appartenente al gruppo ENI, tratta rifiuti Enipower).

3) Enipower (appartenente al gruppo ENI, produttore di energia)

4) Ies ( raffineria)

5)Colorificio Freddi ( produzione di colori e vernici).

Polimeri Europa, Ies, Enipower sono Aziende a rischio di incidente rilevante ( Seveso), sono autorizzate all’esercizio dal Ministero dell’Ambiente del territorio e del mare con Autorizzazione ambientale integrata. Il comune di Mantova ha stipulato due convenzioni  la raffineria IES per la costruzione dell’Impianto di desolforazione e per la costruzione della nuova Torcia.

IES ha ottenuto l’autorizzazione AIA nel 2008 e scadrà nel 2013. Sono ancora in sospeso alcune prescrizione. Il comune di Mantova ha sanzionato la raffineria IES per i ritardi con cui ha attuato le prescrizioni dettate dalle convenzioni.

Enipower ha ottenuto il rinnovo dell’autorizzazione l’autorizzazione nel 2010 e scadrà nel 2018. Sono ancora in sospeso alcune prescrizioni che riguardano la dismissione di impianti dismessi e compensazioni ambientali

Polimeri ha ottenuto l’autorizzazione nel 2011 e scadrà nel 2019.

Nell’ambito di questi atti autorizzativi le Aziende devono rispettare le prescrizioni e gli impegni compensativi richiesti dalle valutazioni di impatto ambientale.

Il Comune ha partecipato alle conferenze di servizio e ha presentato proprie richieste che sempre hanno messo in primo piano il principio precauzionale, ottenendo dal Ministero la richiesta alle Aziende di Adottare le migliori tecnologie industriali al fine di ridurre al minimo accettabile i rischi ambientali e quindi l’impatto sulla salute dei lavoratori e delle popolazione esposte.

Negli ultimi cinque anni ,quindi dal 2007 ad oggi, le attività di controllo e le prescrizioni dell’ASL, supportate dalle indagini di Arpa e dal controllo di Ispra, del Comune, in particolare dal 2010, dalla Provincia hanno garantito l’attività di prevenzione.

La risposta delle Aziende non è sempre pronta tuttavia si evidenzia una maggiore consapevolezza delle proprie responsabilità.

 

CONSENSUS REPORT

 

 

Scrive Iavarone in ISTISAN 06/19: “Le patologie attribuibili all’inquinamento ambientale, sebbene potenzialmente accresciute nella frequenza e distribuzione, sono indistinguibili sotto il profilo clinico e morfologico da quelle causate da fattori di rischio associati alla dieta, all’attività lavorativa, allo stile di vita o ad abitudini voluttuarie come fumo di sigaretta e consumo di alcolici. In altre parole la sfida che si pone oggi è stimare quanta parte dell’eccesso di rischio riscontrato in un determinato contesto ambientale sia effettivamente attribuibile all’inquinamento. (1)

IV.            Strategie a livello di Unione Europea

La strategia europea su ambiente e salute è stata preparata nel 2003. Essa ha come obbiettivi principali:

·                    ridurre i disagi causati da fattori ambientali;

·                    identificare e prevenire nuovi pericoli provocati da fattori ambientali;

·                    rafforzare le capacità di elaborazione politica della UE e dei singoli Paesi membri.

Il Piano d’azione per l’attuazione della strategia è stato presentato nel 2004, e pianifica le attività necessarie per un periodo di tempo che arriva al 2010. Esso si articola in tre principali tematiche, ciascuna delle quali si divide a sua volta in diverse azioni.

 

 

Tematica n. 1 – migliorare i flussi informativi

o Azione 1: sviluppare indicatori ambiente e salute;

o Azione 2: sviluppare il monitoraggio integrato dell’ambiente;

o Azione 3: sviluppare un approccio coerente con biomonitoraggio;

o Azione 4: migliorare il coordinamento e le attività congiunte ambiente e salute.

 

􀂾 Tematica n. 2 – colmare la mancanza di informazioni

o Azione 1: integrare e rafforzare la ricerca su ambiente e salute;

o Azione 2: sviluppare metodologie per analizzare le interazione fra ambiente e salute;

o Azione 3: assicurarsi che i potenziali pericoli su ambiente e salute vengano identificati e affrontati.

􀂾 Tematica n. 3 – rivedere le politiche e migliorare la comunicazione, sviluppando consapevolezza, divulgazione del rischio, formazione ed educazione

o Azione 1: coordinare le misure di riduzione del rischio che vengono attuate;

o Azione 2: migliorare la qualità dell’aria indoor;

o Azione 3: seguire gli sviluppi riguardo ai campi elettromagnetici

 

 

V.               Inquinamento dell’aria

a.     Inquinamento atmosferico. Cos'è?

L'inquinamento atmosferico è dovuto ad un'alterazione della qualità dell'aria da parte di varie sostanze che si possono presentare sotto forma di gas, goccioline e particelle. A grandi linee si distingue un inquinamento estivo e uno invernale.

(slide 7,8,9)

b.    Inquinamento atmosferico nella pianura padana.

c.     Inquinamento e quartieri

d.    Dati , medie, superi (>100), contributo delle sorgenti

e.    Politiche strutturali

Sul traffico: i principali provvedimenti hanno cercato di ridurre, gradualmente ma stabilmente, le percorrenze dei mezzi di trasporto privato nei centri abitati, di promuovere il miglioramento delle emissioni dei veicoli (ammodernamento del parco veicolare sia pubblico che privato, incentivando l’utilizzo dei mezzi a basso impatto ambientale, e riduzione delle emissioni di veicoli esistenti con filtri antiparticolato), di sviluppare e favorire il trasporto pubblico che a Milano è per oltre il 70%  con mezzi ad alimentazione elettrica, di razionalizzare, fluidificare e decongestionare la circolazione 

Emissioni riscaldamento domestico, combustione industriale il settore civile ed il consumo energetico: si tratta di misure volte al miglioramento dell’efficienza energetica complessiva del sistema edificio-impianto, dei generatori di calore, dei sistemi distributivi e di regolazione; di misure che cercano di diffondere tecnologie innovative per incrementare l’efficienza energetica e migliorare le prestazioni emissive dei generatori di calore; nonché di misure che mirano all’utilizzo di combustibili a basso impatto ambientale (e vietare quelli a maggior impatto ambientale); di misure che favoriscono l'uso di fonti energetiche rinnovabili e la diffusione di impianti di cogenerazione e teleriscaldamento

Il settore industriale e di produzione energia: provvedimenti che impongono la rigorosa applicazione delle BAT e l’introduzione di limiti emissivi più restrittivi, completa conversione delle centrali termoelettriche di base in cicli combinati con turbogas alimentati a gas naturale (????)

Interventi in emergenza

Ma sono necessari altri interventi in emergenza ossia quando la qualità dell’aria ( IQA) diventa insalubre per tutta la popolazione  o pericolosa

Ma chi dichiara lo stato di emergenza?

I comuni non possono essere soli , l’area interessata da una situazione di emergenza è troppo vasta.

Informazione (slide 17)

E’necessario informare la popolazione perché si sappia quali sono gli effetti sulla salute di condizioni di scarsa qualità dell’aria , quali misure si devono adottare.

 

VI.            IL SIN

LA REGIONE Lombardia ha avuto parte attiva  in merito alla perimetrazione includendo l’area Belleli, confermando l’esclusione di SOL ed escludendo il Porto di Valdaro.

Il decreto in sintesi dice che le aree da sottoporre ad interventi di caratterizzazione e quindi, sulla base degli stessi,  ai necessari interventi di messa in sicurezza d’emergenza, bonifica, ripristino ambientale e monitoraggio, sono definite dal perimetro provvisorio. L’attuale perimetrazione non esclude l’obbligo di modifica rispetto ad ulteriori aree che dovessero risultare inquinate e che, sulla base delle indicazioni degli enti locali, non sono state individuate dal Decreto.

 

Il Sito di Interesse Nazionale comprende:

I.                   il Polo industriale

II.                il Lago di Mezzo, il Lago Inferiore, la Riserva Regionale “Vallazza” (SIC)

III.             La Riserva Regionale “Vallazza” è un Sito di Interesse Comunitario inserito nella Rete Europea Natura 2000. La fascia emersa a valle del Polo Chimico appartiene alle aziende IES, Syndial e all’Azienda Agricola “Cascina delle Betulle”.

 

Al suo interno si trovano queste aziende:

a.    IES Spa (raffineria) (con attività a rischio di incidente rilevante, soggetta ad AIA ministeriale)

b.    Polimeri Europa Spa (industria chimica) (con attività a rischio di incidente rilevante, soggetta ad AIA ministeriale)

c.     Enipower Spa (soggetta ad AIA ministeriale)

d.    Syndial Spa

e.    Belleli Energy CPE Spa (industria metallurgica)

f.       Industria Colori Freddi San Giorgio Srl (colorificio)

g.    ITAS Spa (trafilatura acciaio) (soggetta ad AIA regionale)

h.    Fratelli Posio Spa (ferramenta)

i.       Sogefi Spa (area di proprietà Sogefi con attività produttiva cessata)

j.        Azienda Agricola Cascina delle Betulle

k.     Tea Spa (palazzina uffici Tea)

l.       ENI Div. R&M – Ex Punto vendita IP (ex impianto stradale distribuzione carburanti)

m. Claipa Spa (impianto stradale distribuzione carburanti)

n.    Conca di Valdaro  (Provincia di Mantova)

 

a.     Lo stato del SIN

Il sito include l'area del Polo industriale, lago di Mezzo e lago Inferiore, il sito della Vallazza, alcuni tratti del fiume Mincio e le relative sponde, per una estensione di circa 1027 ha, in gran parte ricompresa all'interno del Parco del Mincio. La città di Mantova è ubicata sulla sponda destra del fiume mentre su quella sinistra insiste il Polo Chimico.

 Le aree lacustri e fluviali, incluse nel perimetro del Sito di Interesse Nazionale,sono costituite dal Lago di Mezzo, dal Lago Inferiore e dal bacino della “Vallazza”, che dagli anni „50 risentono degli scarichi degli insediamenti industriali ad esse prospicienti.

 

 Tali aree rivestono una notevole importanza ambientale - naturalistica riconosciuta ai vari livelli dalla normativa vigente e, in particolare, dalla recente Deliberazione di Giunta Regionale 28 febbraio 2007, n. 8/4197 che ha individuato l‟area dei laghi di Mantova quale area da proporre al Ministero per la sua classificazione come ZPS (Zona di Protezione Speciale) ai sensi della Direttiva 79/409/CE

Inquinamento dei terreni.

La caratterizzazione è quasi completata. Questi dati permettono di effettuare la valutazione del rischio ambientale e sanitario di ogni sito. Possono essere definite le Concentrazioni soglia di rischio con cui la bonifica deve confrontarsi.

La Presenza del Surnatante, fonte attiva di inquinamento della prima falda.

Lo stato delle acque sotterranee della prima falda

Sono in corso attività di messa in sicurezza d'emergenza delle acque di falda e di bonifica dei suoli su diverse aree private.  Tuttavia l’inquinamento delle acque sotterranee della prima falda mette a rischio le acque superficiali , laghi, Mincio e Diversivo.

I sedimenti delle acque lacuali

 

A seguito della sottoscrizione dell‟Accordo di programma “Per la definizione degli interventi di messa in sicurezza d‟emergenza e successiva bonifica del Sito di Interesse Nazionale di – Laghi di Mantova e Polo Chimico”, sottoscritto in data 31 maggio 2007, sono stati avviati dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare piani di indagine e di progettazioni per la messa in sicurezza della falda sottostante l‟area del petrolchimico e per lo studio sulla fattibilità di un intervento nelle aree lacustri e fluviali

 

 Le risorse statali assegnate al SIN ammontano a 15.722.727,00 Euro.

 

     

 

b.    Problemi e soluzioni

c.     SIN_Prospettive  per il futuro.

La bonifica e il recupero delle aree industriali vanno integrati e vanno pensati come una nuova opportunità per mettere in moto uno sviluppo più sostenibile, risanando l’ambiente naturale, salvaguardando gli elementi distintivi  delle aree umide e lacuali, le sue funzioni ecologiche, assunte come base per un rilancio della funzionalità della laguna e base per un miglioramento socio-economico.
Chi è stato danneggiato deve avere il diritto di partecipare alla bonifica. La Bonifica deve possibilmente avvenire in sito.


I tempi e i modi della decisione sono importanti: più passa il tempo e più la diffusione dell’inquinamento continuerà a produrre effetti negativi non solo sull’ambiente, qui inteso come ecosistema naturale, ma anche sulla salute dei lavoratori e della popolazione residente, e non ultimo sulle capacità di risposta e di azione del sistema socio economico locale.

I costi del non fare e del non decidere hanno effetti di lungo periodo difficilmente reversibili.
Certo i costi sono imponenti ma anche non fare le bonifiche costa molto sia in termini di qualità della vita e della salute, sia in termini più strettamente ambientali, sia in termini di inerzia e depauperamento delle risorse imprenditoriali.